2005 - Nota

 

NOTA DA DISCUTERE NEL CONSIGLIO DIRETTIVO

Dopo più di due anni di vita e di attività della nostra associazione (Art.3) è possibile, sulla base dell’esperienza concreta e con sufficiente cognizione, ragionare sul futuro.

L’attività è stata intensa ed in generale positiva. Credo che debba essere considerato un risultato di prima grandezza la ristrutturazione della sede, per l’entità dell’investimento e per l’impegno nella risistemazione. Nei locali è oggi possibile svolgere in modo più efficiente e confortevole l’attività.

Sono stati rifatti i pavimenti, è stato climatizzato il locale, sono stati ricostruiti e messi a norma i bagni, è stato ricavato un altro ufficio e soppalcata la biblioteca, sono stati imbiancati gli ambienti e revisionato l’impianto elettrico. I locali sono stati inaugurati, la partecipazione è stata consistente.

Va ricordato che l’associazione nasce come tentativo di innovare le modalità dell’agire politico del PRC, come indicato nei documenti conclusivi del penultimo congresso del Partito e questa scelta è stata riconfermata nell’ultimo.

Avevamo scelto tre filoni di lavoro:

  1. i diritti individuali e collettivi da rendere fruibili, da difendere e da qualificare, in particolare in campo sociale. Primi nostri referenti i meno abbienti

  2. offrire spazio e supporti a chi non ne ha per promuovere iniziative sociali, culturali, politiche ed anche ricreative, privilegiando i gruppi, i comitati, le associazioni

  3. svolgere direttamente attività ricreativa, aggregativa, sociale, culturale, facendo della sede dell’Associazione un luogo di incontro e di ritrovo.

Su queste direttrici abbiamo operato. Il lavoro svolto è stato positivo sia come quantità che come qualità pur con il permanere di ritardi.

Alle elezioni primarie nel seggio in cui votavano gli elettori residenti nell’area circostante la nostra sede, Bertinotti ha ottenuto il 18,3%, contro l’11% dell’intero municipio.

Alcune sottolineature:

Gli utenti dei servizi dell’Associazione, i frequentatori, sono in minima misura iscritti al PRC. La Federazione del PRC che aveva approvato il progetto, da cui è nata l’associazione Art. 3, si disinteressa della nostra esperienza e non contribuisce nemmeno a sostenerla finanziariamente. Negli ultimi mesi cresce l’ostracismo dei DS verso l’Associazione.

I soci dell’Associazione non sono attivi, né abbiamo compiuto tentativi seri per coinvolgerli.

Consuntivo dell’attività:

I tre filoni di intervento, scelti a suo tempo e cioè diritti, spazio a chi non ne ha, cultura e socialità, alla luce dell’esperienza sono risultati validi. Vanno perciò confermati, semmai arricchiti.

Diritti: possiamo contare su un ufficio fiscale ed un collegio legale abbastanza funzionanti. Da ottobre, dopo tanto penare, si è avviata l’attività di informazione e tutela per le prestazioni sociali, previste dalla normativa degli Enti locali. Permane irrisolto il nodo rappresentato della tutela previdenziale.

Spazio a chi non ne ha: l’uso della sala, da parte dei privati (ricorrenze) è prevalente. Modesto invece è l’utilizzo da parte di gruppi, comitati, altre associazioni.

Attività culturali e sociali: sono state diverse le iniziative legate all’attualità politica mentre è stata insufficiente l’attività culturale, sociale e ricreativa. Soprattutto va rilevata la mancanza di programmi di medio e lungo termine. Ne stiamo sperimentando uno per i mesi di ottobre e novembre (ballo – cineforum). L’attività di volontariato non è ancora iniziata ad un anno dalla sua “ricezione” nello statuto.

L’attività corsuale, la biblioteca e le iniziative collegate (presentazione di libri – vendita) non è decollata: si sta in questi giorni definendo un progetto e sono state programmate iniziative per il 4 ed il 9 novembre.

Abbiamo verificato che è possibile svolgere attività ed iniziative di carattere sociale, ricerca, culturali finanziate dall’Ente locale.

Tali iniziative ci hanno permesso di ottenere in tre esercizi 30.000 euro dalla Regione per tre iniziative su Pace e diritti; 22.000 euro dalla commissione delle elette in Campidoglio per due progetti rivolti alle donne; 50.000 euro dalla provincia (osservatorio sull’occupazione) per un’indagine sul precariato nel settore del commercio; 3.000 euro dall’assessorato alle politiche sociali per due iniziative promozionali sul piano regolatore sociale e la festa di carnevale per gli anziani.

I progetti ci hanno permesso estesi contatti esterni. Ad esempio all’indagine sul precariato hanno lavorato una trentina di persone, quasi tutti giovani, ovviamente compensati. I progetti ci hanno permesso di disporre di risorse economiche per l’associazione largamente spese nella ristrutturazione.

I risultati delle indagini non li abbiamo utilizzati per costruire vertenze, gli stessi giovani che hanno contattato migliaia di precari si sono in parte dispersi.

Gestione:

I sistemi di comunicazione (associazione–soci, associazione–cittadini, associazione–mezzi di comunicazione) vanno curati e gestiti meglio, cioè in modo più puntuale e dinamico. Oltre ai sistemi informatici (importante rimane la locandina, il depliant ed una loro mirata e puntuale affissione e diffusione). E’ possibile anche raccogliere inserzioni pubblicitarie, l’ultimo depliant (20.000 copie) è stato pagato con il ricavato della pubblicità.

I rapporti con l’Ente locale (non solo con i rappresentanti del PRC), con le associazioni, con i comitati, con i sindacati, vanno allargati e resi continuativi. E’ questa una scelta indispensabile se vogliamo allargare l’influenza dell’associazione ed acquisire dimensione cittadina.

L’attività di vendita dei prodotti ai soci non si è sviluppata ed ha avuto solo carattere mercantile. Non è stata cioè collegata al carovita o ad una corretta alimentazione. Solo ultimamente e positivamente si è sperimentata la vendita di prodotti equo-solidali.

La sede dell’associazione non è diventata un luogo di “ritrovo” per stare insieme, per socializzare. La presenza degli anziani del centro sociale è stata temporanea e data da ragioni contingenti. Il bar ai pochi clienti, per la sua francescana povertà, offre ben poco. Abbiamo registrato difficoltà a garantire i rifornimenti, la pulizia, la pubblicizzazione delle iniziative, i supporti agli esterni che usano i locali; anche le iniziative promosse dall’associazione quando si svolgevano la sera o i giorni festivi sono entrate a volte in sofferenza. Nell’ultimo mese registriamo un significato miglioramento.

I costi di gestione quali i rimborsi superano i 1.000 euro al mese e sono certamente elevati se rapportati ai risultati.

La gestione va fortemente migliorata alla luce delle necessità di maggior efficienza operativa, per potenziare le attività di tutela, per programmare iniziative e realizzarle.

La ristrutturazione:

Il suo costo è di circa 58.000 euro (56.000 pagati alla ditta, 2.000 spesi direttamente). Un investimento consistente reso possibile da una politica amministrativa sobria e dall’accesso a fondi pubblici per la realizzazione di progetti pari a circa 105.000 euro.

La natura dell’investimento che rende più accoglienti ed adeguati alla normativa i locali impone un cambiamento radicale della gestione dei locali stessi.

La risistemazione (uffici, libreria, cucina, bar, magazzini, ecc.) è stata fatta con criterio. E’ però importante curare la pulizia, l’esposizione dei materiali divulgativi e l’insieme delle “piccole cose” che rendono la sede più accogliente.

Il finanziamento:

L’obiettivo deve essere almeno l’autosufficienza finanziaria per quanto attiene la gestione dei locali e dell’attività minima dell’associazione.

Non possono cioè dipendere dal ricavato dei progetti o di altre iniziative finanziate dall’Ente locale in quanto non sono certe e anche l’attuale buon risultato economico dipende da un forte impegno (volontario) di alcuni compagni/e. Dovremmo porci l’obiettivo di utilizzare le risorse provenienti dai progetti per attività esterne di natura sociale, culturale, politica e di coprire le spese di gestione con le altre attività.

Le spese:

Per la gestione del centro occorrono come minimo 21.000 euro l’anno (1.700 ogni mese). Le spese sono quelle relative all’uso dei locali (1.500 euro); alle utenze (4.200 euro); alle pulizie (1.200 euro); alla manutenzione (1.000 euro); all’acquisto di prodotti vari per l’igiene, la cancelleria, ecc. (1.000 euro); alla produzione e diffusione della propaganda, compreso i francobolli (1.500 euro).

L’onere più consistente è quello dei rimborsi spese che ammonta a circa 10.500 euro di cui, la metà per il compagno incaricato della gestione del bar, della custodia del locale, delle attività correnti.

Le iniziative svolte siamo riusciti a realizzarle praticamente a costi zero come la pubblicazione che abbiamo finanziato con la pubblicità.

Le entrate:

Possiamo contare, al momento, su circa 12.000 euro di entrate. Dal bar e vendita prodotti, al netto, circa euro 1.000; dalle cene circa euro 3.000; dalle sottoscrizioni circa 6.000 euro, di cui 3.000 dalla Direzione nazionale del PRC; dall’uso della sala da parte di terzi circa 2.000 euro.

Aumentare le entrate è possibile ma richiede fantasia, soprattutto un maggior impegno. Diminuire le spese è difficile, dobbiamo almeno contenerle agli attuali livelli, quindi dovremmo:

  • puntare sul bar, sulle cene, sui compleanni

  • garantire l’uso della sala e dei supporti logistici (pranzo) a sindacati, associazioni, gruppi, sapendo che è un’attività che si svolge soprattutto di sabato o di domenica

  • promuovere vendite (partecipando anche ad iniziative esterne) di libri, prodotti equo solidali, bio, altri prodotti (dal produttore al socio dell’associazione)

  • serate di natura sociale e culturale gestite direttamente come associazione con una periodicità regolare (sono sufficienti 25/30 persone)

  • ritentare l’attività corsuale

  • curare le piccole entrate: tessere dell’associazione e sottoscrizione, rimborsi per le fotocopie, ecc.

  • avviare da subito il tesseramento 2006/2008 prevedendo la tessera sostenitrice oltre a quella normale di 1 euro

  • attivare convenzioni per i soci con librerie, teatri, particolari negozi, ecc.

 

Prime linee di un programma per l’ultimo quadrimestre 2005

  • Una campagna informativa promozionale sulle tutele previste dalla normativa dell’Ente locale, basata su posta elettronica, depliant, locandine, per una spesa di 4/5.000 euro (si avvicinano le elezioni comunali)

  • Proporre al Sindaco l’attivazione, con il suo patrocinio, di una campagna sul “decoro” in alcuni quartieri a ridosso del centro storico

  • Organizzare entro l’anno l’assemblea dei soci per il rinnovo del consiglio e la elezione del Presidente.

Verifiche ed assetti:

  1. – Progetti: si sta procedendo, come da programma. Siamo in attesa di assegnazione di un progetto sperimentale sull’occupazione per un importo di euro 30.000. Entro l’anno va completato il progetto sulla legislazione europea sui diritti delle donne.

  2. – Tutela: Dobbiamo organizzare alcune riunioni mirate (attività legale, previdenziale, attività verso l’Ente locale, attività di volontariato coinvolgendo i soggetti più interessati.

  3. – Assetti: Si può continuare con l’assetto attuale. Sarebbero necessari approfondimenti e conseguenti orientamenti per la gestione della “biblioteca” e dell’equo solidale.

 

 

 

 

Data documento: 
Venerdì, 21 Ottobre 2005