2006 - Nota

Nota per il Direttivo

La campagna elettorale è per tutti noi, che siamo impegnati fortemente nell'attività dell'associazione, la priorità. E' già iniziata e si concluderà a fine giugno. Dobbiamo valutare qual è il modo migliore per contribuire non solo alla sconfitta del centro destra ma ad un risultato positivo del Prc. Un'ipotesi è quella di limitarci a tenere accesa l'insegna e garantire la gestione dell'attività corrente dell'associazione dedicando più tempo possibile all'attività del partito. Un'altra ipotesi, che a me pare la più efficace e che personalmente privilegio, è la promozione di iniziative che abbiano una precisa connotazione di sinistra e permettano di rendere esplicite le posizioni del Prc rispetto agli altri partiti dell'Unione. In buona sostanza moltiplicare le iniziative.

Diventa urgente procedere, con rapidità, a risolvere alcune questioni organizzative e logistiche per poter dedicare più tempo e risorse ad iniziative politiche e culturali. E' bene cercare di precisare compiti ed impegni di ognuno di noi, attivare altre persone, sia nella gestione, sia nelle attività promozionali. Rispetto al passato non abbiamo l'angoscia finanziaria. Certo non navighiamo nell'oro, ma siamo in grado di regger anche e anticipazioni necessarie per realizzare i progetti che dovrebbero esserci affidati dall'Ente locale. Una oculata e rigorosa politica amministrativa deve rimanere un fatto reale per la nostra associazione.

Ritengo necessario qualificare l'attività culturale, di promozione sociale, di intervento sui diritti, di iniziative di lotta. Il ballo, con cena, il giovedì ed i compleanni non possono esaurire l'attività dell'associazione e come associazione dobbiamo sviluppare un'attività che aiuti a prendere coscienza delle ingiustizie ad accrescere la capacità critica e la volontà a reagire. Le proposte di utilizzo dei locali da parte dei soggetti privati a scopo speculativo, religioso, corporativo, anche se vantaggiose per noi economicamente, credo non possano essere accettate. Mentre considererei, con particolare favore, l'utilizzo dei nostri locali per attività da parte di soggetti collettivi: comitati, associazioni, gruppi teatrali o musicali, ecc. In ogni caso va fatta di volta in volta una valutazione attenta. Dobbiamo sempre tener presente che l'attività dell'associazione (permanenza nella sede, uso dei servizi e delle strutture, ecc.) è riservata ai soci e che il rischio di un controllo non è frutto di fantasia, tenendo conto che diamo fastidio non solo ai partiti politici, a sindacati ed associazioni, ma anche ai privati (compleanni, cene, ecc.). La tessera diventa perciò obbligatoria con la tenuta del registro soci. Minimo un euro, ma si può ottenere un contributo maggiore. Contemporaneamente è opportuno che attiviamo convenzioni con esercizi commerciali e gestori di attività culturali e ricreative.

I problemi gestionali e quelli relativi allo stato della sede e dei suoi servizi vanno affrontati con decisione, rapidamente, rischiando anche di sbagliare. Per quanto riguarda la sede dopo i lavori di ristrutturazione, rimangono "code" da risolvere urgentemente. Sistemazione dello spazio per l'avvio del progetto (punto ascolto e promozione) che ci verrà affidato a giorni dalla Provincia. Sistemazione dei locali della biblioteca per utilizzarla come saletta per 15/20 persone (colloqui, corsi di formazione, riunioni). Per il momento rinviare la questione dei libri (catalogazione, ecc.). Schermo per le proiezioni. Rivestimento pareti in quanto vengono continuamente sporcate in particolare in occasione dei compleanni. Impianto elettrico in crisi per insufficiente numero di Kw disponibili. Va rinnovata l'assicurazione per danni a terzi nella sede; la manutenzione e controllo degli estintori e propongo di attivare una convenzione (400 euro annui) per il controllo dell'impianto elettrico e manutenzione dei condizionatori. Propongo di chiedere ad una galleria d'arte la verifica delle opere in nostro possesso e di esaminare la possibilità di venderle. Per quanto riguarda invece alcune gestioni vorrei venisse attivata la vendita dei prodotti del commercio alternativo e dei libri. Sono per eliminare la vendita dei prodotti commerciali e di andare al loro esaurimento. Discutiamone e decidiamo chi se ne occupa. Per l'attività in campo dei diritti si apre la possibilità di attivare il patronato. Nel concreto significa una presenza di alcune mezze giornate, la possibilità di aver riconosciuto un ufficio/zona, il collegamento tolemaico con l'Inps, il patronato Encal è disponibile ad assumere a part-time una persona da noi indicata ed a formarla. La persona potrebbe essere Lorenzo: non ci sono altre proposte. Ovviamente avendo un part-time di 26 ore settimanali e che per la maggioranza espleterà in altre sedi, ne consegue che non potrà garantire l'attuale livello dell'attività nell'associazione. Diventa perciò necessario ricercare altre collaborazioni, ad esempio per i compleanni, qualche mattina, il controllo delle pulizie, ecc.

Per la gestione dell'attività corrente o legata ai progetti abbiamo alcune questioni da risolvere. Contemporaneamente vanno definiti, con maggiore chiarezza, i compiti e le responsabilità di ognuno. Sono per confermare in gran parte le attuali responsabilità ed incarichi e relativi compensi. Per Lorenzo il compenso e l'attività andranno armonizzati con l'eventuale sua assunzione a part-time dal patronato Encal, in ogni caso si regolarizzerà la sua posizione assicurativa a partire dal 1 gennaio 2006. Sono per confermare l'impegno di alcuni volontari e relative attività già definite. Gianluca sarà il capo progetto del "punto ascolto-informazione" sull'occupazione che ci verrà affidato dalla Provincia. Con il gruppo dei giovani palestinesi propongo una serata.

Dobbiamo svolgere una grande campagna sui diritto sociali e sui nuovi servizi, penso a due pieghevoli ed all'affissione di 1000 manifesti. Abbiamo tentato di presentare proposte di iniziative e veri e propri progetti agli Enti Locali ed avviato confronti su alcune ipotesi di attività.

 

Data documento: 
Sabato, 18 Febbraio 2006