2009 Intervento

In preparazione della Festa di Liberazione 

 

Tutte le energie vanno dirette alla competizione elettorale: un buon risultato sarebbe il viatico migliore per la riuscita della festa, che non è data dal numero dei ristoranti, bar, mescite, ma dalla quantità dei compagni e compagne, di romani, di cittadini che vi parteciperanno.

Dall'attenzione che riusciremo ad ottenere sull'attualità politica, all'idealità che riusciremo a recuperare e a promuovere. Il primo obiettivo è la partecipazione: in che modo centinaia di migliaia di romani possono venire a conoscenza del luogo e della data della festa. Come 100 mila persone di sinistra vengono interessati, come 5000 iscritti e simpatizzanti, non solo parteciperanno, ma contribuiranno alla riuscita della festa. Avevamo detto che su ogni pezzo di propaganda stampata dalla Federazione, andava “annunciata” la festa... Invece!

Abbiamo predisposto una locandina di annuncio: è disponibile, bisogna ritirarla e affiggerla. Come pure la vendita dei biglietti della sottoscrizione, che va fatta in questi ultimi giorni di campagna elettorale e nella festa a Piazzale del Verano. Credo, in ogni caso, che importante sia il passa parola, la mail, il telefono.

Essendo la propaganda decisiva, un compagno o compagna si deve impegnare a coordinare l'attività di affissione dei manifesti, le cronache dei quotidiani, la radio: E lo deve fare tutti i giorni: la comunicazione è una scienza, Berlusconi insegna. Come molti compagni sanno, fino a sei giorni fa non ci è stato concesso il permesso per l'uso di Villa Gordiani. Come partito dobbiamo prendere una posizione politica sugli spazi sociali, culturali, promozionali, in quanto vengono chiusi nel centro storico e via, via fino al raccordo Anulare, ma soprattutto vengono negati a chi è fuori dal coro. In ogni caso la festa si svolgerà a Villa Gordiani, ma dal lato opposto a quello richiesto. La proposta di dislocazione degli stand e delle attività va considerata di massima, in quanto non è definita l'area al millesimo, non è certo che sia utilizzabile una “parte”, in quanto sono in corso alcuni lavori, non sono noti alcuni vincoli delle Belle Arti e dell'Ufficio Giardini (vanno verificati). Vi è un enorme problema relativo agli scarichi in fogna e all'acqua che ci obbligherà a concentrare le attività di ristorazione e del bar, mentre i 10 punti mescita e ristoro non si possono organizzare e non hanno senso. Quindi dobbiamo trovare soluzioni per il ristorante, il bar dei giovani comunisti, il punto pasta e panini, il bar cubano, la fraschetta rossa, il ristorante palestinese.

Altro problema è la quantità di energia elettrica disponibile. L'area è al buio ed ogni stand richiede mezzo Kw in più. Forse dobbiamo ridurre il numero degli stand previsti. A questo punto vorrei rendere chiara la scelta fatta, che è una scelta politica della festa, a cui concorre, per tre iniziative la Direzione del partito. E cioè:

  1. Liberazione, il quotidiano del partito: ruolo, funzione, risorse, sua autonomia, espressione politica della linea, strategia e battaglie del partito

  2. Lavoro: la crisi, le lotte, le prospettive. Previsto incontro tra Ferrero e Epifani

  3. 50° di Cuba e Sud America

Ci saranno le mostre che ruoteranno attorno a questi tre temi. Poi c'è Roma.

Nel corso delle riunioni sono state avanzate molte proposte che giacciono nel limbo in quanto, al momento, non sono diventate “progetto”. Mi riferisco al “campo scuola”, ai graffittari, agli infortuni e ad altre. Per quanto riguarda il programma musicale siamo in alto mare. Sicuramente si esibiranno gli Assalti Frontali, la Banda Bassotti. Per il ballo siamo d'accordo in linea di massima. Questioni economiche. Rispetto ad un preventivo i costi sono enormemente lievitati per gli spettacoli, per le amplificazioni (che il circolo Che Guevara non mette a disposizione), per i permessi ed anche le strutture. Abbiamo difficoltà a trovare sponsorizzazioni. La proposta di piccole inserzioni sta fallendo in quanto non ci si è provato: c'è tempo fino alla fine della settimana per le inserzioni, per gli stand fino al 5/6 giugno, per gli striscioni anche a festa iniziata. Per la vendita dei biglietti della sottoscrizione: non si stanno vendendo né alle feste, né in Direzione e nemmeno in Federazione.

Contenere le spese. Dobbiamo avvalerci solo di lavoro volontario, ma ciò impone di cercare compagni e compagne e simpatizzanti chi si impegnino nel montaggio e nella gestione della festa, cioè si esce dai seggi e si viene a Villa Gordiani.

Limitare al massimo l'installazione di stand che si rischia non vengano gestiti.

Rigore assoluto per quanto attiene i buoni pasto.

Nessuno può fare spese senza averne discusso, in particolare per quanto riguarda gli inviti ai relatori. Molta attenzione alle spese per la stampa.

Tutti gli incassi vanno versati, la solidarietà si valuta a parte. Sarebbe serio che per ogni attività ci fossero cassieri dell'organizzazione. In ogni caso credo che l'obiettivo di guadagnare abbastanza vada mantenuto anche se è subordinato in particolare alla vendita dei biglietti, al coccardaggio ed al risparmio.

 

Data documento: 
Mercoledì, 1 Aprile 2009