Caro Fortebraccio,

apprezzo molto quel “lor signori” che tu spesso usi in quanto per lor signori credo tu intenda anche gli agrari. Noto pure con soddisfazione che sovente accomuni i braccianti ai metalmeccanici e a tutti coloro che pur creando la ricchezza della nazione la vedono goduta e scialata da altri.

In questi giorni si discute molto di agricoltura, della crisi che attraversa (qualcuno parla di collasso) e di ciò che non produce. Meno invece si parla degli agrari che hanno dilapidato il denaro dello Stato, sfruttando braccianti e contadini senza nemmeno costruire un'agricoltura capace almeno di dare carne e pane agli italiani. Anzi – ecco un episodio – giungono a licenziare i braccianti perchè “corti”. Ma ti pare possibile che un ceto, come quello degli agrri, conservatore, retrogrado e reazionario, antico, anzi vetusto, che licenzia un lavoratore perchè di bassa statura,possa risolvere i problemi dell'agricoltura? Ti saluto fraternamente. Sante Moretti, segretario nazionale della Federbraccianti.

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