1978 - Intervento

 

RIUNIONE DI SEZIONE

Concretizzare un programma di lavoro, fino a fine mese, su cui tutta la sezione operi.

Centrale rimane il problema del terrorismo e dell'ordine democratico:

  • durezza dello scontro in atto con le BR e la gravità dell'attacco allo Stato, alle istituzioni, al sistema dei partiti e all'accordo di programma e di governo.

  • L'esigenza di rafforzare l'unità tra le forze democratiche, di evitare rotture, di garantire la tenuta, in primo luogo da parte della DC, unitamente all'esigenza di riprendere ad operare come governo sui punti qualificanti del programma.

  • Costruire un'iniziativa nel quartiere che contribuisca ad isolare ulteriormente il terrorismo, conquisti alla democrazia un'area più vasta di cittadini e in primo luogo di giovani, soprattutto aiuti a vincere la pausa che significa poi disimpegno.

Nella realtà del quartiere occorre tener presente l'esistenza di un gruppo fascista che si è attivato ed un gruppo di autonomi in costituzione, con il pericolo che aggreghi frange estremiste abbastanza diffuse, anche se divise.

C'è una dichiarata volontà e disponibilità ad iniziative, del PRI, del PLI, del PSI (via Loriana e gruppi). Questa volontà è stata resa esplicita in Circoscrizione.

Obiettivo: giungere ad un'iniziativa per il 25 aprile.

Come farla maturare? Attraverso i consiglieri di Circoscrizione, una proposta formale delle sezioni del PCI, una proposta nell'assemblea dei Comitati di giovedì.

Come ci muoviamo nel frattempo come sezione? Un'altra iniziativa, più massiccia, su viale Libia per sabato 15. Interventi nelle scuole, attraverso i consigli di istituto e con un lavoro specifico con gli studenti al Mattei e Carducci. Allargare e rilanciare la raccolta di firme anche nei caseggiati (tranvieri, Arlecchino)

L'altra iniziativa è quella promossa dal Comitato di Villa Leopardi: un incontro nella villa per il 20 pomeriggio, con la presenza delle istituzioni. Invito a partecipare, oltre che ai cittadini, ai vari comitati, alla lega dei pensionati e dei disoccupati, alle scuole, per riavviare il discorso della sistemazione della villa. C'è un progetto di sistemazione, una richiesta di fondi alla Regione per il centro “polivalente”. Ci sono problemi come quelli degli abusivi. C'è la richiesta di utilizzare l'ex spazio della scuola (facilmente sistemabile) Ugo Bartolomei. L'incontro vuole rilanciare l'iniziativa e precisare anche futuri appuntamenti per sbloccare la situazione.

Rispetto a queste due iniziative crediamo debbano agire e orientare il loro lavoro tutte le commissioni e mobilitarsi, almeno ,l'attivo della sezione.

Per il 22 proponiamo la convocazione dell'assemblea degli iscritti. Stiamo cercando di far venire un compagno che insieme al senso storico, recupero dei valori, delle nostre lotte, collochi l'impegno e la linea del partito nel momento politico, alla luce di quanto emergerà nel CC che si terrà tra pochi giorni. Perchè un programma fino a fine aprile? Perchè successivamente dovremo affrontare il problema almeno di un referendum, quello sul finanziamento ai partiti e, quindi, predisporre una campagna elettorale che sarà difficile.

Nel frattempo riteniamo, come segreteria, di assumere un primo orientamento rispetto a due questioni:

Centro di aggregazione

  • abbiamo definito l'accordo di massima per i locali che ci saranno consegnati entro metà giugno

  • proponiamo che la segreteria prepari un nota per il dibattito da discutere nel CD e nell'attivo entro il mese

  • proponiamo di far entrare nell'associazione tutti i membri del direttivo, più Marini, per fargli assumere la carica di presidente.

E' opportuno spiegare:

  • gli attuali locali sono dell'Ina

  • l'operazione che facciamo è puramente tecnica e formale, nel senso di rilevare i locali senza rischiare lo sfratto ed aumenti d'affitto. Cioè una serie di atti formali. L'esigenza di seguire alcune questioni burocratiche e finanziarie.

  • I nuovi soci garantiscono il cambio di maggioranza. Il presidente la copertura formale dell'operazione.

Successivamente, a dibattito concluso, procederemo alla realizzazione della forma politico/organizzativa ed amministrativa del centro, sulla base delle scelte che insieme decideremo.

 

Festa de l'Unità: mentre nel coordinamento dei segretari si avvia una discussione per un orientamento sul numero, sul calendario delle feste, noi proponiamo di orientarci a realizzare la festa al parchetto di viale Somalia, fine maggio, durante la campagna elettorale con la sezione Vescovio ed eventualmente Trieste.

Sarebbe utile che le commissioni iniziassero a discutere della festa stessa, avendo presenti quattro elementi:

  1. il momento politico

  2. le esperienze precedenti

  3. l'esigenza di coinvolgere realmente il quartiere

  4. l'esigenza di una partecipazione di massa

E' in questo quadro di iniziative che vogliamo porre la questione “partito”.

Non è facile, in questa realtà costruire un orientamento giusto che si traduca in iniziativa.

Siamo nell'area di governo: a che serve più il lavoro minuto, spicciolo, continuo (diffondere l'Unità, il volantino, affiggere i manifesti, iscrivere e iscriversi al partito)? Lo scontro non c'è più, la DC non è più il nemico. Diciamo sempre più SI e meno NO. Quindi...

Come mai, in questa fase di trasformazione, che è fase di lotta, è necessario un partito orientato, attivo e agguerrito! Presenti non nell'area, ma domani nel governo, ben aspro sarà lo scontro per trasformare e cambiare il Paese!

Voglio richiamare tutti i compagni su alcune questioni “tradizionali” che non vanno abbandonate:

  • costruzione e vita nelle cellule, nei luoghi di lavoro (riunioni Upim e comunali), al mercato, Banco di S.Spirito

  • contatti e presenze organizzate che vogliamo costruire e rafforzare

  • diffusione de l'Unità, nelle case e negli incroci (Nomentana) recuperando via Salaria

  • finanziamento, deficit di cassa determinato da riscossioni non avvenute di tessere e da crescenti spese

  • lavoro di propaganda, anche semplice (volantino, manifesto)

  • rilancio di Lotta Oggi

Sono una serie di questioni, come la decorosa tenuta dei locali della sezione, l'efficienza dei mezzi tecnici e così via che devono abituarci ad essere, come partito, diversi, rigorosi, efficienti. Fanno parte tutte queste cose della natura del partito e del suo costume.

Si tratta, in fondo, che ad una ricchezza di dibattito, ad una libertà di confronto, faccia riscontro una disciplina rigorosa nell'attuazione delle scelte e ci sia un impegno di tutti i compagni in tutti gli aspetti della vita del partito.

 

La relazione è stata presumibilmente fatta in un direttivo di sezione. Dallo scritto si desume che tale riunione si è tenuta prima del referendum sul finanziamento pubblico dei partiti dell'11 giugno 1978, prima della Festa de l'Unità a fine maggio a viale Somalia, prima di un'iniziativa unitaria per organizzare il 25 aprile e prima di una riunione del 15 aprile. Quindi ipoteticamente lo scritto è da datarsi agli inizi aprile 1978

 

Data documento: 
Sabato, 1 Aprile 1978
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