2007 - Articolo per Liberazione

Il commissario Ue: "Spesa pensioni ancora alta. Positivo innalzamento età"
Il presidente del Senato Franco Marini ottimista: "In Aula ce la faremo"

Pensioni, Almunia: "Rischi sostenibilità"
Sul welfare Rifondazione non ci sta

I sindacati sottoscrivono l'ipotesi di accordo raggiunto col governo
Russo Spena: "Abbiamo presentato un emendamento al Dpef che contrasta davvero il precariato"


ROMA - Sulla riforma delle pensioni i dubbi dell'Europa restano. Per il commissario Almunia i rischi per la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche sono ancora elevati. E se i sindacati dicono di sì al protocollo sul welfare e Montezemolo, in attesa della riunione straordinaria di domani di Confindustria, anticipa un giudizio positivo, la sinistra radicale sale sulla barricate e dice che l'accordo non si può fare. Si annuncia così ardua la strada del documento presentato dal governo bocciato su tutta la linea da Rifondazione comunista. Un problema, quest'ultimo, in vista del passaggio parlamentare.

I dubbi di Almunia. Sulla riforma delle pensioni, il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, lancia il suo allarme. "Anche dopo la riforma - nota Almunia -la spesa per le pensioni, attualmente già al 14% del Pil, rimarrà tra le più alte nell' Unione europea e i rischi per la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche restano". Il commissario non nega che sia positivo che "i requisiti per il pensionamento vengono gradualmente allineati con quelli degli altri Paesi europei" e che la riforma verrà finanziata all'interno dello stesso sistema previdenziale.


Il sì Cgil. Il direttivo della Cgil ha dato il via libera all'intesa tra governo e sindacati su pensioni, mercato del lavoro e competitività. Dopo circa sei ore di discussione il direttivo ha votato e il documento della segreteria è stato approvato con 92 voti a favore. Ventidue voti sono andati ad un documento alternativo della minoranza, mentre gli astenuti sono stati 8. Il via libera della Cgil, però, sarà accompagnato da una lettera a Romano Prodi in cui il maggiore sindacato italiano esprimerà il suo dissenso sulla parte che riguarda il mercato del lavoro: la modifica dello scalone, lo staff leasing (su cui la scelta del governo è considerata 'ambigua'), i contratti a termine e la sovra-contribuzione degli straordinari.

La sottoscrizione dei sindacati. Più tardi poi segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di "sottoscrivere l'ipotesi di accordo raggiunto col governo sulla base del mandato ricevuto dai singoli organismi sindacali". I sindacati, in un comunicato, rendono noto che "la riunione degli esecutivi unitari viene aggiornata ai primi di settembre". A questo punto si attende, nei prossimi giorni, la decisione di Confindustria se firmare o meno il protocollo presentato ieri dall'Esecutivo. Sulla questione gli industriali riuniranno il direttivo.

Rifondazione non ci sta . Secco 'no' di Rifondazione Comunista al protocollo sul welfare. Il segretario del Prc, Franco Giordano, chiarisce che "si tratta di una proposta che non ci convince per niente" e che le misure non erano previste dal "programma dell'Unione". "Non siamo stati coinvolti - aggiunge Giordano - e dunque non ci sentiamo legati. Adesso si apre un conflitto e il nostro voto dipenderà dall'esito di quel conflitto". E anche la Sinistra Democratica si fa sentire promuovendo la parte che riguarda le pensioni ma bocciando il resto del protocollo. E Russo Spena, il capogruppo del Prc, ha annunciato di avere presentato "insieme ad altri gruppi parlamentari della sinistra un emendamento al Dpef che contrasta davvero il precariato, a differenza delle misure proposte dal governo".

Diliberto attacca. Il protocollo sul welfare, in particolare la parte sul mercato del lavoro, non piace neppure al segretario del Pdci. "Dopo un pessimo accordo sulle pensioni - attacca Diliberto - è arrivato un altrettanto pessimo, se non peggiore ancora, protocollo sul welfare". Diliberto in particolare ritiene insufficienti le misure per mitigare l'utilizzo dei contratti a termine. "Ma che differenza c'è - si chiede il leader del Pdci - fra un rinnovo contrattuale di sei mesi in sei mesi fatto in azienda e uno con il 'bollino' della Direzione Provinciale del lavoro? Nessuna. Quel lavoratore resterà precario".

Elementi positivi per Montezemolo. In attesa della riunione straordinaria di domani per la valutazione complessiva, Luca Cordero di Montezemolo ha comunque detto di ritrovare nel protocollo "elementi positivi in tema di produttività e di conferma delle flessibilità".

Bersani difende al manovra. E sulla solidità della manovra pensionistica, il ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani è netto: "Non abbiamo preso nemmeno un euro dal bilancio dello Stato. E' un meccanismo che si rivelerà blindato".

L'ottimismo di Marini. Da registrare l'ottimismo del presidente del Senato, Franco Marini: "Sarà dura, il dibattito sarà forte, ma bisogna trovare una via di avvicinamento senza posizioni di rottura o di blocco. Ce la faremo''.

Moretti Sante 

(24 luglio 2007)

 

Data documento: 
Martedì, 24 Luglio 2007